Rischi da atmosfere esplosive

Fornitura di barriere e vasche per il contenimento dei liquidi infiammabili nelle zone ATEX

Il “Testo Unico Sicurezza sul Lavoro, ossia il D.lgs. 81/2008, ai sensi dell’art. 288, definisce “atmosfera esplosiva una miscela con l’aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la combustione si propaga nell’insieme della miscela incombusta”.

Cosa sono gli ambienti ATEX

Si definisce ambiente ATEX un locale, un magazzino, un luogo in cui, sulla base della “classificazione del rischio di esplosione ATEX”, anche detto classificazione ATEX, si trova una miscela esplosiva che può generare, se innescata, un’esplosione.

Il datore di lavoro deve adottare misure tecniche e organizzative, adeguate alla natura della propria attività, al fine di prevenire e proteggere lavoratori e ambienti dalle esplosioni

Rischi da atmosfere esplosive

Fornitura di barriere e vasche per il contenimento dei liquidi infiammabili nelle zone ATEX

Il datore di lavoro deve adottare misure tecniche e organizzative, adeguate alla natura della propria attività, al fine di prevenire e proteggere lavoratori e ambienti dalle esplosioni

Il “Testo Unico Sicurezza sul Lavoro, ossia il D.lgs. 81/2008, ai sensi dell’art. 288, definisce “atmosfera esplosiva una miscela con l’aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la combustione si propaga nell’insieme della miscela incombusta”.

Cosa sono gli ambienti ATEX

Si definisce ambiente ATEX un locale, un magazzino, un luogo in cui, sulla base della “classificazione del rischio di esplosione ATEX”, anche detto classificazione ATEX, si trova una miscela esplosiva che può generare, se innescata, un’esplosione.

Quali aziende devono effettuare la Valutazione del rischio ATEX

L’eventualità che si generino atmosfere esplosive interessa tanti settori commerciali e industriali. Ad esempio, nei luoghi di stoccaggio di ingenti quantità di sostanze infiammabili [depositi di sostanze chimiche, magazzini di vernici, di solventi, di detersivi, pompe di benzina]. Nelle industrie di lavorazione del legno, della plastica, chimiche, farmaceutiche, siderurgiche, meccaniche, alimentari [farine, lattosio, zucchero, tè, polveri di cacao, caffè], minerarie ed estrattive.

Classificazione ATEX

È il criterio in base a cui vengono ripartite le aree a rischio, ossia classificate le zone ATEX. La valutazione viene fatta rispetto a due parametri:

  • tipologia di combustibile che può essere incontrata, ossia polvere o gas
  • frequenza o durata la quale è probabile che si formi un’atmosfera esplosiva

Atmosfera esplosiva

Combust. di tipo gassoso

Combust. di tipo polvere

Presenti stabilmente o per lunghi periodi (più di 1000 h all'anno)

ZONA 0

ZONA 20

Presente occasionalmente (più di 10 ore e meno di 1000 ore all'anno)

ZONA 1

ZONA 21

Presente accidentalmente (meno di 10 ore all'anno)

ZONA 2

ZONA 22

 
Obblighi del datore di lavoro

L’art. 289 Capo III prevenzione e protezione contro le esplosioni, definisce che “sulla base della valutazione dei rischi e dei principi generali di tutela di cui all’articolo 15, il datore di lavoro adotta le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura dell’attività; in particolare il datore di lavoro previene la formazione di atmosfere esplosive”.

Inoltre, l’art. 290 Capo III in capo alla valutazione dei rischi da esplosione, definisce che:

  1. Nell’assolvere gli obblighi stabiliti dall’articolo 17, comma 1, il datore di lavoro valuta i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive.
  2. I rischi di esplosione sono valutati complessivamente.
  3. Nella valutazione dei rischi di esplosione vanno presi in considerazione i luoghi che sono o possono essere in collegamento, tramite aperture, con quelli in cui possono formarsi atmosfere esplosive.

Oltre ai servizi di valutazione, cosa possiamo fornire alla tua azienda? 

  • Barriere a innesto
    Costituite da un corpo di forma rettangolare realizzato in alluminio e fornito di guarnizioni a tenuta speciale in EPDM. Ha un innestato del corpo rapido e sicuro, in specifiche guide di forma a “U” integrate con leve di bloccaggio.

 

  • Barriere incernierate
    Su un lato sono costituite da una sbarra in alluminio sollevabile e girevole montata su supporti laterali in acciaio. Il corpo in alluminio è verniciato a polveri in poliestere e ha guarnizioni di tenuta in EPDM.
    La lunghezza e l'altezza della barriera sono variabili, in relazione al volume di liquido da contenere.
    La movimentazione può essere manuale o automatica. Queste ultime sono controllate da una centralina elettrica che può essere attivata dai sistemi di rilevamento o di allarme interni all’azienda.
     
  • Vasche e container per stoccaggio liquidi
    La vasta gamma per lo stoccaggio delle sostanze pericolose, sottoposte a normativa ADR, comprende vasche di contenimento liquidi, utilizzabili in ambienti interni o integrate in container per esterni, piccoli, grandi, semplici o coibentati. Vasche e container di stoccaggio sono adatti a cisterne, fusti, taniche. 

 

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